venerdì 26 settembre 2008

COSì PER CASO.


Nell'aria non c'è una canzone, ma lei la sente.
La sente un po' distante, distorta, dissolta nell'etere, ma la sente.
Come se dovesse in maniera leggiadra accingerla e raccoglierla tra le braccia, proteggerla, scaldarla.
Come se dovesse sussurrarle che andrà comunque bene.
Lei potrà lasciarsi andare, potrà essere se stessa e non andare oltre, potrà viversi l'attimo e non avere paura di nessuna conseguenza.
Senza chiedersi "Domani?".
Nell'aria sorrisi, parole trovate così, con una facilità impensabile, discorsi che riempiono una notte che profuma di tranquillità e fiducia.
Lei si stupisce di così tanta semplicità, una semplicità dimenticata, una semplicità che quando capitava doveva solo travolgerla e stravolgerla lasciandole l' amaro in bocca e le mani vuote.
Lui forse non la sente, quella canzone.
Ma si rende conto di essere stupito di essere vicino a lei, arrivata per caso, all'improvviso.
Lui colma la notte con una voce calda e decisa, sicura di quello che dice, sincera quando ripercorre strade che l'han ferito ma senza lasciar trapelare nulla, non un attimo di esitazione.
Sincerità di come noi esseri umani possiamo amare e possiamo ricominciare.
Loro attraversano la città e lasciano le loro impronte sull'asfalto consumato.
S'incrociano in passati e presenti finendo in futuri oscuri. Lasciando perdere tutto quello che non può essere capito dagli altri.
Lei a volte apre la bocca per dire una cosa e lui la precede.
In questa città che divora tutto e tutti loro difendono i loro cuori, li tengono ben protetti sotto giacche pesanti e dentro felpe scure, assicurandosi di non perdersi per strada.
Sigillo.
L'abbraccio.
Sincero, stordito da un'insolita epidemia, colmo.
Nell'aria non c'è una canzone. Ma lei continua a sentirla.
Sorride ingranando la prima.
La vita ci sorprende quando abbiamo intenzione di mollare tutto, prendere e andare in luoghi sconosciuti. La vita ci stupisce quando oramai abbiamo riposto fiducia in un bicchiere di whisky e abbandonato le speranze dentro tasche di giacche vecchie e buttate via.
Meglio parlare chiaramente subito che domani.
Meglio recuperare la giacca, spostare il bicchiere e rendere il biglietto.
Aspettando ancora un po'.

1 commento:

Squilibrato ha detto...

Complimenti per il blog.