giovedì 2 ottobre 2008

LA STRADA.


La strada più giusta da seguire è quella che non attira poi così tanto.
E' quella che ti fa star bene, ti mette sicurezza, una sicurezza straziante, che non mette agitazione, che non mette strane domande e confusi pensieri.
La strada sbagliata è quella che fa battere forte il cuore, che ti fa girare l'angolo facendoti trovare in un bacio inaspettato, che ti fa percorrere Torino alle tre di notte con il groppo in gola sperando di incrociare la sua camminata sottile.
La strada giusta è quella che ti accompagna, è quella cercata e ricercate in altre dieci strade sbagliate, è quella strada che forse si aspettava ma non ora.
La strada sbagliata è quella che ha cambiato direzione e tu non hai potuto dire niente e a testa bassa hai solo subito una decisione non tua.
Ma è quella strada per cui ti perderesti ancora, almeno una volta, per cui batteresti la testa ancora una volta, una sola, per sentire il sangue bollire nelle vene, per sentirti stordita di poco alcol e di tanta passione, per trovarti in una situazione scomoda ma che ti fa sentire viva.
Metti un po' di razionalità, si.
Ma mettici il cuore, quello che non mente, quello che pulsa e ti fa girare la testa, quello che ti fa mordere le labbra e farebbe rimediare tutto e subito, senza aspettare, senza chiudersi in silenzi, senza farsi troppo contorte domande.
Mettici quello che, in quel momento, senti di dover mettere.
La strada che prenderai sarà sicuramente la scelta più giusta in quel momento.

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