venerdì 3 dicembre 2010

LAMPO

Ricordo.
Quando mi svegliavo presto la mattina carica di un'energia strana, di un'energia che ogni tanto perdo per poi recuperare al meglio, solo per leggere le tue parole.
Il nostro racconto a 4 mani.
Questo ricordo. La bellezza di creare qualcosa insieme, di semplice e intrigante, ognuno a casa propria, dopo uno, due anni forse.
Ricordo l'intesa delle parole, dei colori, dei personaggi, delle loro emozioni, la voglia di sparire dento un i-pod e poter scrivere, scrivere a più non posso e dovermi controllare per lasciar continuare te.
Questo ricordo di te e mi piace continuare a ricordare, perchè mi fa tornare la voglia di scrivere, perchè mi da la carica per non smettere di creare e allargare questa
[parentesi]
di sogni e realtà.
Il resto poco conta, il tuo personaggio l'avevo già conosciuto svariate volte, sapevo dunque cosa aspettarmi e cosa la vita doveva farmi incontrare.
Stanotte ho arrotolato i piedi dentro una coperta di pile.
Sfuggevole lampo.
Svanito esattamente come il suo personaggio.
Ho allungato la mano.
Vicino a me, un respiro calmo e tranquillo, un corpo caldo che cercava un contatto con il mio, una mano, un piede, un ginocchio.
Ho allungato la mano e vicino a me avevo la mia gioia, l'amore, la completezza, la mia diversità, il mio tutto.
Ed ho chiuso gli occhi dicendomi che da oggi avrei ripreso il mio sogno nel cassetto in mano.

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