Per la prima non a casa mia, per la prima volta in uno stato d'animo diverso dal solito, lontana dagli affetti più importanti, lontana dalla mia stanza gialla e viola, lontana da una vita che è sempre stata colma, così colma come vuota.
A volte si scrivere per buttare fuori il male, a volte per esprimere gioia, altre volte solo per fare invidia o per rilassarsi.
Io scrivo
perchè intrappolata
[ in una parentesi ]
che inizia a stringere
come i pantaloni.
Allora metto Everything, perchè mi ricorda vagamente un periodo intenso della mia vita, che un po' mi manca. Non mancano le persone con cui l'ho vissuto, manca l'intensità.
Io ero un fuoco, io ero una mina vagante che dove andava lasciava il segno, dentro, fuori, intorno.
Il tempo passa per tutti e mi rendo proprio conto che quando si trova ciò che si è sempre cercato, si cambia.
In tutto. Nel vedere le cose , nel fare le cose, nell'accettare situazioni impensabili per un'anima autonoma e indipendente come la mia.
Metto Everything perchè forse mi ricorda la passione che ci mettevo nel guidare in stradine sperdute solo per andare a bere un buon digestivo alla rosa mentre fuori nevicava, forse metto Everything perchè mi ricorda quanto l'ascoltavo quando credevo che tutto fosse oramai perduto, quando pensavo che fossi una di quelle persone che la gente usa per caricarsi le pile e poi lascia in disparte, metto Everything perchè mi ricorda quando lo stavo perdendo quando lui non aveva più voglia ed io soffocavo i miei pianti dentro ad un cuscino in piena notte e stringevo forse un fazzoletto di carta arrotolato tipo pergamena e mi rivolgevo chissà a chi con questa canzone a tutto volume nelle orecchie... per sparire, per non credere alla realtà
Ecco cosa mi fa.
Mi fa staccare i piedi da terra, tocca quella parte di me rimasta in sordina, quella parte di me che soffre un tot e poi manda a fanculo tutti e ricomincia, ricomincia...
E Dio solo sa quante volte ho ricominciato.
Oggi penso molto, oggi mi vengono in mente mille momenti.
La festa di fine anno alle medie a casa di un amico dove già ci sentivamo grandi girando una bottiglia e aspettando il bacio atteso, le chiacchierate in piena notte nell'atrio di casa mia con un amico, la prima vacanza da sola innamorata e per la prima volta scontrata con la realtà di un categorico no, il primo amore un po' reale un po' platonico, un altro amore che ha lasciato ferite così profonde da trasformarmi, le serate a parlare per ore in macchina, quando ero potente e tutto quello che volevo lo avevo, i miei due anelli, la mia forza vedendo mia madre in un letto d'ospedale per mesi che poi sono diventati anni e assistendo mio padre come una piccola donnina di casa, le mie tagliate sacrosante tagliate dove si scoprivano le prime cose la città la canna l'odore della libertà, la prima volta la prima unica e indimenticabile volta, quando mio padre si confidava con me come se fossi la sua terapista, quando quella persona in mezzo ad una discoteca carica di alcool e ormoni mi prese il viso tra le mani e mi chiese "Sei Felice?", i capodanni in montagna intrappolati dalla neve trascorsi tra wii, poker, coca e martini, foto, risate, ciucche allegre, fuochi d'artificio, grigliate nel camino alle 3 di notte, i concerti che ho condiviso con gente che si è persa lungo il cammino, i giri sull'asta della bicicletta e le cadute in mezzo alla strada che ci facevo ridere a crepapelle e le macchine dovevano suonarci per farci rialzare, il viaggio della memoria e il terno che attraversava praterie innevate, le serate passate con un gruppo di amici a giocare a calcetto, il giorno del mio tatuaggio e la sua motivazione, quando sono entrata nel suo mondo e mi ha fatto credere che fosse anche il mio, la fuga in collina salire sempre più su con i t-max e guardare la città dall'alto sorseggiando una birra ghiacciata e sentirsi al posto giusto con la persona giusta, quando scendendo gli scalini in pantaloncini e canotta ho incrociato il suo sguardo le cose che mi sono passate per la testa in un istante.
Sono piena di emozioni, date da più persone, uomini, donne, amici, amiche, conoscenti, persone passate un giorno per caso e mai più riviste, persone che non hanno capito la loro importanza, persone a cui ho dato me stessa e che hanno preso portato a casa e tanti saluti.
Non sono pentita di nulla, non ho rimpianti, non ho rimorsi, ho l'anima pulita, spogliata di ogni cosa, di ogni sassolino, ho qualche domanda in sospeso ma è solo una spregiudicata curiosità che ora non va accontentata, ne ora ne mai, il tempo c'era c'è stato ora è tardi e non avrebbe senso rinvangare , rinvangare ora che tutto è sepolto e c'è solo tranquillità, serenità, amore.
Il passato lo chiudo in questo stralcio di ricordi, e cantando vecchie canzoni, lo ammetto, penso cosa possano ricordare a lui, ma mi fermo a chiedergli se gli ricorda qualcosa e al suo si immagino e basta così.
Non è bisogno di rinnegare, ma è bisogno di chiudere per sempre certe cose e certe persone fuori dalla porta. Per costruirsi un futuro pulito senza stralci di ricordi che si inseguono come onde nel mare.
Ora ho solo bisogno di sapere che la mia vita sta raggiungendo il suo scopo, ora ho solo bisogno di sapere che le persone a cui ho riposto il mio cuore non lo tradiranno, ora ho solo bisogno di sapere che sono nel posto giusto con la persona giusta.
Tutto il resto, non conta.
3 commenti:
questo post potrei averlo scritto io tanto mi ritrovo in quello che dici. è bello, profondo, vero, soprattutto una frase: "Il tempo passa per tutti e mi rendo proprio conto che quando si trova ciò che si è sempre cercato, si cambia.".
guardare indietro e portarsi nella mente tutto il bello, ma anche il brutto, senza rimpianti è ciò che ti permette di continuare a correre...
davvero davvero un bel post ;);)
"ora ho solo bisogno di sapere che sono nel posto giusto con la persona giusta"
solo?
:) e ti pare poco??
si cambia,si cambia.quando si trova ciò che si cercava.almeno quanto si cambia quando non lo si trova.
e ci si rende conto di quante bugie ci si raccontava,prima.
[che bello RI-leggerti]
La vita è un foglio bianco e noi dobbiamo solo scrivere e si scrive per i tanti motivi che hai indicato tu e magari per altri ancora, si scrive perché è un modo per connettersi a quel foglio bianco.
A volte l'importante non è avere delle risposte ma farsi le domande.
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