domenica 15 marzo 2009

TU


[fermati, siediti e ascolta il tuo cuore, adesso, ora...]


27 agosto 2006.
io non ricordo quello che non voglio ricordare.
da lì è iniziato tutto. ed io non sapevo, come potevo sapere, avessi saputo, forse, maybe, avrei agito prima, avrei tolto il ghiaccio dal cuore, avrei tolto le fette di salame dagli occhi e mi sarei lasciata andare. invece credevo fosse solo uno scambio di passioni, di fotografie rare, particolari, di gesti fatti per un'empatia strana. credevo fosse una di quelle cose che vanno e vengono.
e non ci ho dato peso e non mi hai fatto capire che era molto di più. se avessi saputo che avresti trovato un altro cuore, se avessi saputo prima che la tua testa guardava lei e pensava a me, se avessi saputo avrei fatto di più. ma certe cose non si possono sapere, non sono date da sapere.



[perchè forse a volte mi trattengo troppo e poi mi sento esplodere.
perchè forse ho smesso di proteggermi fino a soffocarmi.]


Due anni e qualche giorno. E tu nonostante mi avessi finalmente per te, mi hai vissuta, hai succhiato la linfa vitale credendo di poter ricominciare. Credendo che potevi chiudere il tuo passato così, in un battito di ciglia e forse eri il primo a non volerlo lasciare andare.
Abbiamo respirato lo stesso respiro, la mia bocca ha accolto la tua bocca, le mie braccia ti hanno protetto e mi sono lasciata andare, mi sono abbandonata a te, alle parole che scrivevo e scrivevamo.
Hai provato a trovare conforto per poter superare un ostacolo troppo grande in cui sei comunque inciampato.
E mi hai cancellata completamente dalla tua vita, come se fossi pericolosa, come se fossi un cancro maligno per la tua salute psicofisica. Via dagli occhi e via dal cuore e non sei stato abbastanza forte per te ed io non potevo esserlo per entrambi non sapendo tutto.
Non sei stato abbastanza forte per te, non sei stato abbastanza coraggioso nel credere in noi, perchè violentato da lei ed hai tentato di andare avanti con troppa velocità, troppa enfasi, ostentando tutto, parole, pensieri, gesti.
Combattente violentato che non ha potuto fare altrimenti che entrarmi dentro in modo violento, prorompente, che non ha potuto fare a meno di tirare su una barricata e provare a tornare indietro, a rimettere il suo cuore nella mani di chi l'ha già ferito una volta.
Ricomincio a camminare a passi più decisi perchè ho ancora tanto d'amare.














1 commento:

Achab ha detto...

è molto bello congratulazioni ciao.