lunedì 3 dicembre 2007
QUESTO CUORE MIO.
La vita può sorprenderci. Accoglierci in un istante dentro un'immensa nuvola soffice e rosa.
Può, se vogliamo. Può, se tentiamo.
Se non ci mordiamo la lingua per paura di rovinare qualcosa, se non ci ingoiamo le parole per non soffrire ad un ennesimo rifiuto, se non siamo disposti a mangiarci il fazzoletto, pensandolo, pensandola.
A volte arriva lento, l'amore.
A volte arriva come il vento, all'improvviso.
E ci illumina la vita, ci fa vedere tutto più colorato, più profumato.
Ma la paura è tanta.
Così tanta da ritrovarsi con la schiena contro il muro, la notte, mentre fuori tutto tace e piangere, piangere, soffocando i singhiozzi dentro ad un cuscino a righe gialle e blu.
Così tanta da chiedersi se poi ne varrebbe davvero la pena, questa volta, di mettersi in gioco, di nuovo, di provare ad amare, di provare a lasciarsi amare, perchè no.
Potrebbe essere tutto diverso, questa volta.
Che silenziosa e a piccoli passi ha preso sopravvento.
Ma chi ha quel coraggio? Di mettere testa e cuore.
Testa e cuore nella stessa persona, nell'unica persona, sicuri, CERTI che sia lei quella persona, quella che si aspettava da un pezzo di vita, quella che si sognava, quella che si cercava dentro altri occhi in altre mani sopra ad altri corpi.
Silenzio che completa il tutto.
Io per amore sarei capace di sacrificarmi. Per la sua felicità rinuncerei ad una parte della mia, se fosse necessario.
Ascolto Apologize. Sono riflessiva, serena, contenta e molto ispirata in questi giorni.
Non c'è una ragione particolare. E' un periodo.
E adesso, proprio adesso, mi è soggiunto tutto ciò, tutto questo amore che le persone vogliono far durare una vita ma che poi sprecano dopo poco.
Tutto questo amore ricercato in situazioni strane per sentire smuovere dentro qualcosa di più e che poi in bocca lasciano solo tanto amaro, che viene zuccherato da sorrisi silenziosi.
Di cuori che potrebbero amare quella bocca.
La sensazione di sentirsi liberi, di provare e tentare a raggiungere chissà quale felicità. Magari una felicità che sta davanti ai nostri occhi ed è celata da un velo misterioso.
Magari una felicità che sembra troppo dirompente e impossibile.
Bello. Bello e impossibile.
L'amore. L'unica descrizione che stanotte mi viene è questa.
Il cuore può battere all'impazzata.
Ma nel momento in cui tutto diventa chiaro, si blocca un attimo.
Fiato sospeso. Tutto attorno si muove lentamente.
Battito di ciglia.
Da oggi si può credere, da oggi si può essere certi.
Perchè il cuore, l'unico organo a cui bisognerebbe credere ciecamente, questa volta non ci farà sbagliare.
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