mercoledì 12 dicembre 2007

ALCOLNEVE


Trascinata all'indietro. Come quando in un sogno si tenta di dire qualcosa e le parole non escono o quando si vuole toccare qualcosa e non si riesce a sfiorarla.
Trascinata nel passato che ha infuocato e poi congelato il sangue.
Trascinata davanti a quella finestra mentre fuori nevicava e dio se nevicava!
Vuoi? mi dice Saimonel, certo che voglio, certo che voglio bere alla bottiglia il mio santo spumante, certo che voglio bere e dimenticarlo, certo che voglio bere e ballare e saltare con te, me lo passa, bevo, buono vero? e ride e ride di quel sorriso che mi riempiva le giornate. Buono si, buono come tutti i liquidi alcolici che hanno già riempito la mia bocca.
E' passata da poco la mezzanotte. La musica è forte e fuori i ragazzi sparano ancora i fuochi d'artificio. Nella valle davanti a pochi metri c'è un mega hotel, tutto illuminato a festa, si sentono i brindisi da qui.
E nevica, sempre più forte nevica così tanto da aver già ricoperto le auto fino a mezza portiera e si, quest'anno doveva andare così.
Gli amici ci sono, pochi e indispensabile, qualcuno butta per terra le arance rosse e ci salta sopra a piedi scalzi.
Io mi invortico tra pensieri e alcol e rispondo al telefono.
Pronto? Sono io, pollo... volevo farti gli auguri di buon anno...! Ti stai divertendo su? io...auguri anche a te ma poi spiegami come mai hai dovuto chiamare, ma poi spiegami perchè sei dovuto ritornare? Auguri devo andare. Attacco.
Mi sale tutto. Ansia, paura, alcol alla testa, nausea.
Mi chiudo in camera e vomito sogni sotto a spesse coperte, non sento neanche più le grida, le risate.
Quando mi sveglio e raggiungo Saimonel, la trovo contro la porta d'entrata ubriaca persa.
Perfetto così volevo trovarvi,passami quella cosa che hai, si è vodka vuoi? fammi bere recupero il tempo che ho dormito.
Vomitare sogni da ubriaca è così assurdo.
Dietro a quella finestra nevica ancora. Esco sul balcone, sporgo una mano e prendo neve fresca.
Fanculo a tutto, siii fancu ich ulo a tutti e cin cin.
Trascinata.
Mi piace essere trascinata indietro, tra persone che ho vissuto, momenti che ho condiviso e profumi che ho sentito.

1 commento:

takajiro ha detto...

bello..mi è piaciuto molto questo racconto!