domenica 16 dicembre 2007


Entro silenziosa in camera sua.
Alza appena gli occhi "Ciao... ti aspettavo" mi dice freddo come un cubetto di ghiaccio.
Lo sapevo che non dovevo entrare in quella stanza che non dovevo chiamarlo che non dovevo rispondere che non dovevo salire in macchina che dovevo inventare qualche strana balla. Perchè mi ha detto "ti aspettavo" con quella serietà? Lo so, lo sento, deve dirmi qualcosa di brutto, di orrendo, dovrà dirmi che in un modo misterioso ha letto il mio cuore e sà cosa provo per lui, che è mancato qualcuno, che anche lui mi lascerà e partirà lontano, che si sposerà, che la sua ragazza è incinta, che ha combinato un guaio, cosa cosa cosa dovrà dirmi?
"Ciao. Ah si, mi stavi aspettando? Eh lo so che non puoi resistere cinque giorni senza vedermi!" dico mentre mi tolgo il cappotto e mi siedo sul letto passandogli una mano sui capelli.
Cosa dovrà dirmi? Perchè sta li appoggiato alla testiera del letto e continua a far finta di leggere al posto di parlarmi visto che mi stava aspettando?
Mi sdraio anch'io, magari si accorge che sono entrata e che sono li, magari così si mobilita.
Si allunga un po', scivola fino ad arrivare sopra al mio viso e si avvicina così tanto da vedere le sfumature di colore nei suoi occhi. Si avvicina così tanto, "Eccoti - dice - sai, stanotte mi sono rotolato nel letto fino ad addormentarmi per esasperazione...". So, so. Eccome se so, mi sto rotolando da mesi sperando di cancellare un volto. " E anche nel momento in cui mi sono addormentato un volto continuava a venire nei miei sogni. Non andava via, mi parlava mi diceva delle cose ed io per trovare conferma ho baciato quel viso, quella bocca e ti giuro era come se lo stessi facendo davvero."
Non giurare, lo so qual è la sensazione di cui parli, la conosco così bene, nei sogni che faccio riconosco persino il profumo della persona che mi bacia che mi tocca con cui danzo tra carezze e passione carnale, sento le sue mani sul mio volto e sulla mia schiena in modo così netto che svegliandomi all'improvviso, mi volto per vedere se c'è al fianco, la sua persona.
Ma il mio letto è sempre infinitamente vuoto, dal lato sinistro.
"Lo so, mi è capitato un paio di volte, la sensazione è così reale che se ci si sveglia, si cerca negli armadi pur di trovarla ,quella persona!" dico "Già - ribatte - già."
E perchè ora il suo viso è così vicino e perchè i suoi occhi non si staccano dai miei?
Mi bacia. MI bacia. MI sta baciando.
Mi sta baciando come se dovesse trovare quelle risposte notturne, come se fossi io quel volto che non lo lasciava dormire. E se nel sogno la mia persona gli avesse detto ciò che provo e lui per capire se era reciproco il sentimento mi stesse baciando?
Si allontana dolcemente sfiorandomi una gote.
"Eccoti. Sei arrivata finalmente..." dice a bassa voce scivolando ancora un po' e appoggiandosi sul braccio sinistro.
"Ma, io, veramente, sono qui da un po' - dico - e non solo oggi." imbarazzata, intimidita, felice, gioiosa, delirante e tremante.
"Ma oggi sei qui, oggi. E sei arrivata come mai prima d'ora."
Si avvicina e mi bacia, labbra contro labbra così morbide da sentire il mio corpo smuoversi.
E chissà come mai dentro me riecheggia una frase.

Casomai tutto finisse, casomai tutto degenerasse, casomai le situazioni portassero all'inevitabile fine dell'innamoramento, casomai una coppia di pattinatori su ghiaccio non riuscisse a rimanere in piedi, casomai la vita ti portasse a non credere più nella persona amata. Casomai dovesse accadere tutto ciò, avremmo la possibilità di tornare indietro?

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