lunedì 24 settembre 2007

SEGNI

Ok, ne sono davvero convinta adesso. Che c'è sempre un filo attaccato alla nostra testa che un giorno all'improvviso,ci conduce o ci fa scontrare o reincontrare con qualcosa di vecchio che mette chiarezza nel nuovo.
Sembrerà bizzarro, vero, ma incredibile.
Stanotte ho fatto un sogno che mi ha lasciata perplessa un po' tutta la mattinata.
Parlavo con un ragazzo e scrivevo appunti su un block come se fossi una terapeuta, una psicologa. Lui mi diceva che seduto nella sedia vicino a me, c'era un suo amico e nel girarmi vedevo la sedia vuota. Ma sentivo la presenza e nel fargli le domande lui mi rispondeva che il suo amico non voleva rispondere, perchè io non credevo a lui.
Alla sua invisibile presenza.
Un angelo, un demone, un messaggero?
Cos'era quella presenza che non mi faceva del male ma mi faceva sentire che c'era ed era infastidito dal mio punto interrogativo sulla sua mancata fisicità visiva?
Non so.
Dieci minuti fa mi è preso un attacco ed ho smontato mezza stanza. Le cose cambiano velocemente e c'è bisogno di più ordine, di selezionare cosa è necessario o superfluo.
Così, tiro fuori le decine di libri accatastati nel comodino, per dargli una spolverata, per metterne alcuni nella libreria e altri lasciarli li, come se con la loro presenza, di notte, tutto andasse per il meglio.
Prendo in mano un libro, della mia scrittrice preferita e faccio fatica a ricordare di cosa parla. Si, l'avrò letto un paio di volte, ma anche le cose belle a volte vengono messe nell'angolino e non è facile ripristinarle in brevissimo tempo.
Allora, lo prendo e lo sfoglio. So che nella mia indole di lettrice, avrò sottolineato qualche frase.
Mi piace dopo mesi o anni, riprendere i libri e andare a vedere cosa avevo sottolineato o cosa avevo scritto a lato di qualche bella frase che mi aveva colpita.
Per fare un balzo indietro e dire "Eh già...".
Apro. Pagina 33, commento "Penso da morire a Luca." Buio. Più totale. Il nulla si infila perfido nella mia testa.
Chi è Luca? Guardo la data... 2 gennaio 2004. Non mi torna, ho in mente un Luca, ma non al 2004.
Sorvolo. E continuo a sfogliare, fino a pagina 90.
"PER ME I VERI ANGELI SONO LE PERSONE CHE IN CERTI MOMENTI COMPAIONO ALL'IMPROVVISO A DAR LUCE ALLA VITA. ESSERI SCONOSCIUTI CON CUI IL DESTINO TI PORTA A CONDIVIDERE INTENSAMENTE UN BREVE LASSO DI TEMPO. ESSI SONO IN GRADO DI DARTI CONSIGLI PREZIOSI SULLE SCELTE CRUCIALI DA PRENDERE DA Lì A POCO."
Allora certe cosa da fare ci sono dettate da qualcuno, chiamiamolo istinto, natura, Dio o cas'altro si vuole.
Perchè non avrei mai pensato di leggere queste parole, oggi. In questo momento in cui credo di aver incrociato per caso una persona simile, mentre gli occhi gonfi mi annebbiavano la vista. Magari tutto finirà da qui a poco.
Non importa. Mi piace perdermi tra i suoi folli pensieri e le sue parole così ricercate da sembrar strane.
E questo è un segno.
Null'altro che un bel segno per suggellare il fatto.

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