sabato 15 settembre 2007

CADENTE STELLA

Cosa c'è in questo settembre?
Mi ritrovo sotto casa in piena notte aspettando che una persona mi dia il via
per andarle incontro e passare un paio d'ore insieme.
Non c'è un sentimento, un battito di cuore più veloce dell'altro.
Solo bisogno di sentire quella voce, di ascoltare le sue parole forbite,
i suoi discorsi che dentro mi creano quella follia giusta per scrivere,
per staccare i piedi da terra e vedere con i suoi occhi il mondo.
Da un'altra prospettiva.
"Posso baciarti Ire?" mi chiede.
Perchè penso. Alla fine forse non è quello che voglio. Che vuole.
Eppure me lo chiede e si avvicina.
E mi riprende il volto tra le mani.
Riempiendomi la testa e la bocca di dolcezza.
Sotto al manto celeste stellato.
Credo alle stelle. Si. Forse ho smesso di guardare il cielo.
Ma le stelle sono fatte per perdersi dentro e nuotare.
In questo mare stupendo.
Non sarà null'altro che una passione sbocciata vicino ad una chiesetta senza campanile.
Non sarà null'altro che una dolcezza improvvisa che ci ha contagiati.
Anche se lui non crede alle stelle,
io stanotte, guidando,
l'ho vista cadere davanti ai miei occhi.
Come credo che nella vita arrivino delle persone silenziose
con il compito di salvarci.
Ad un passo dall'oblio.
Per condurci in sentieri strani e ambigui,
per farci toccare con mano qualcosa che credevamo troppo lontano da noi,
ma invece,
così infinitamente vicino.
Allungo la mia mano.
Ora ho bisogno di fare quel salto.
Ora è momento di fare quello slancio.
E lasciarmi andare, alla purezza e alla bellezza di ciò che sta trapassando la mia vita.


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