lunedì 23 luglio 2007

LE COSE ACCADONO PER UN MOTIVO

La notte mi fa certi strani effetti. Rende tutto così puro e libero che mi ritrovo a vivere una seconda vita e non mi dispiace affatto. Ma mi stupisce salire in casa, aprire piano la porta, richiuderla, dirigermi verso la mia stanza, barricarmi dentro e liberare un pianto tenuto soffocato nelle parole dette pochi minuti prima.
Non capisco come mai possa succedere una cosa del genere.
E' come se il mondo cambiasse la sua rotazione, come se tutto cambiasse dal suo interno ed io sentissi questo cambiamento dentro me.
Oggi mi han chiesto se mi sono alzata bene. Ho risposto si. Poi però non credevo neanche a me stessa. E mi sono lanciata nelle canzoni che mi danno forza e speranza. Sempre le sue. Sempre lui che mai uscirà dal mio cuore.
Le ho ascoltate e le sto ancora ascoltando, perchè mi aiutano a capire cos'ho, mi aiutano a vedere la vita da quella prospettiva che a volte dimentico.
E mi perdo. Si, mi perdo.
Ed ho capito, perchè oggi ho la testa un po' così, perchè oggi mi sono alzata bene, ma non del tutto.
Ieri sera.
Ho fatto una domanda.
"Ma tu, da fuori, come mi vedi!? Ti sembra che io viva in un clima sereno?".
Ho ricevuto la più bella risposta che potessi immaginare e mi ha aperto il cuore, mi ha lasciata così stupita che mi è venuto automatico cominciare a parlare.
Di quello che ancora un poco mi ferisce.
E lui li, al mio fianco ascoltava.
Ascoltava silenzioso per poi dire la sua.
E' stato lì che tutto ha cominciato a girare in modo strano.
La mia voce soffocava le lacrime, non avrei mai pianto davanti ai suoi occhi, dopo certe confessioni.
Non avrei mai pianto perchè magari lui non voleva neanche trovarsi in quella situazione.
Ed io l'ho trascinato con le mie parole, con il mio "essere sempre allegra e serena quando dentro hai di tutto e di più e non lo dai a vedere".
Poi smorzo il clima, faccio qualche battuta, sorridiamo, ci baciamo.
Come dice lui, quei baci da film.
E' stato lì che tutto mi è stato chiaro, che ho capito che la notte fa certi effetti.
Questo aprirmi, questo raccontargli una parte così personale della mia vita, mi ha scombussolato lo stomaco,
la pancia del cuore.
Tutto qui. Per questo mi sono alzata pensierosa. Bene ma pensierosa.
Non perchè temo di poter essere giudicata e abbandonata sul ciglio della strada dato l'incalzante ondata dell'estate che bussa alle porte,
ma perchè esporsi a volte ci rende più nudi che spogliarci dei nostri vestiti.
Non un nudo fisico, come per fare l'amore, ma un nudo dell'anima.
A volte si capisce, con un impercettibile segnale, che nonostante tutto, che nonostante le cose dette, della morsa allo stomaco provata subito dopo scesa dalla macchina, è stato giusto così.
Le cose accadono per un motivo.
Mettici dentro le parole cammino, destino, divino, mettici dentro la bellezza di rendersi conto che anche se è un'esperienza nuova si ha la voglia di viverla, ancora, anche fra un mese.
Metti dentro tutto e mescola.
E' quello che percepisco la notte, nella mia seconda vita.

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