mercoledì 3 dicembre 2008

PSICOIRE.

Psicoterapia. Psicomotricità.
Psico e basta.
Chiudo gli occhi mi faccio dondolare, mi lascio accarezzare e dentro si smuove tutto.
Lacrime che escono silenziose e mi atterrano.
Io così forte, io così stronza.
Leggo parole di un altro cuore e mi si apre un mondo.
Devo fare questa cosa, devo riprendere questa cosa e farla mia.



Mi fa sempre piacere vederti. Perchè non hai nostri pensieri felici?

[Io ti penso e sono felice, ma come faccio a dirti che se potessi esprimere un desiderio, quel desiderio saresti tu, con la tua passione per la musica, i tuoi capelli lunghi, i tuoi occhi di un verdeazzurro, il tuo naso all'insù, le mani grandi, perfette, un'intelligenza fine ed elegante, il tuo essere traditore e non passare mai per tale? Come faccio a dirti che se volessi un figlio, lo vorrei da te? Mi soffermo su quello che siamo oggi e che resteremo sempre. Bloccati.]

La prossima volta almeno non farlo sotto ai miei occhi.

[Sono le sei di mattina, sto guidando e questa casa non arriva mai. Mi scrivi di punto in bianco, crolla tutto, crolla tutto. E mi viene da aggredirti, da sputarti in faccia che io e te non siamo niente, niente in questo mondo, perchè dentro ho rabbia amarezza delusione, e sputo tutto. Io e te non siamo che due persone che ogni tanto incrociano le loro strade, si amano in notti piene di stelle e si rifugiano in abbracci e sguardi troppo pieni di. Non sono la tua ragazza, non sono la tua donna, forse sono stata la tua amante, ma non hai nessun diritto di sentirmi tua e farti certe piazzate. E piango, sotterrata da un peso troppo grande da sopportare, questo distacco da te.
E tu ora sei lontano, ed io non ho potuto abbracciarti l'ultima volta, non ho potuto capire cosa ha portato tutta quella mancanza di rispetto. Ma mi scrivi, come se niente avesse realmente avuto importanza. Forse volevo solo che tu mi dicessi quanto QUANTO tenessi a me.]

Poi COMPARE Lui.

Irene cosa pensi della nostra storia?

[Io stavo vivendo a piccoli passi quella che poi sarebbe stata la mia storia d'amore. Io stavo vivendo con il cuore in mano quella che poi hai sotterrato dopo poco, confuso da tutto e da tutti. Cosa vuoi che ti dica, forse il mio silenzio per una santa volta ha dato i suoi frutti. Non potevo mica dirti che neanche nel giro di una settimana avevi stravolto il mio equilibrio.]

Ma se io muoio, tu piangeresti?

[Avrei pianto, avrei pianto perchè avrei capito di aver perso l'unica persona che avevo amato, con cui ero stata me stessa, con cui potevo semplicemente sentirmi libera. Forse però potevi cambiarla in "ma se io ti lascio con una scusa banale, tu piangeresti?".]

Devo chiderti un favore. Se puoi non farti più sentire per un po'. E' un periodaccio.

[Ci sei sempre stato tu e solo tu e forse in quel momento l'ho capito. Ed io a cercare di capire se stavi ancora male per quella perdita, perchè non accettassi il fatto che potevo semplicemente starti vicina, in silenzio. Mi hai invece messa da parte perchè c'eri tu. E bastavi per entrambi.
Ascoltare per ore Walk on per farmi forza, per darti pure delle buone ragioni per un comportamento così sciatto, leggere le tue parole, sentirmi sempre un po' meno pollo e sempre un po' più Irene perchè tu così infantile, non potevi avermi rubato il cuore...]

Non torno Irene, non sono preso come le sei tu.

[E mi viene da ridere e mi viene da piangere. So dove rifugiarmi per non sprecare altri pensieri per te, ma dentro qualcosa stenta a spegnersi.]

Scusami, scusami, io sono fatto così, quando è un periodo di merda, mi chiudo e chiudo fuori tutto e tutti.

[Peccato io non fossi "tutti", peccato io fossi la ragazza con cui facevi l'amore tutti giorni, a tutte le ore, peccato fossi la ragazza che ti ascoltava quando avevi bisogno di tirar fuori quel dolore, peccato fossi così sciocca da ricadere nelle tue braccia quella notte e per altri notti a venire.
Ma al cuor non si comanda, io ti volevo con me, contro ogni pensiero razionale che la gente mi persuadeva a fare. Ti volevo e basta. E volevo amarti.
Forse non sei mai arrivato neanche ad immaginare che in una relazione non c'è un tempo stabilito per innamorarsi.]

Grazie per essere venuta stasera...vai piano... e fammi uno squillo quando arrivi!

[Felice dopo la tua liberazione, eh? Io non ho fatto altro che darti piacere, perchè non volevo il tuo corpo sul mio, mi avrebbe farto perdere le staffe e con esse la constatazione che tutto stava solo volgendo verso la fine. Cosa volevi da me, eh? Se davvero non eri preso, perchè sei tornato? Paura di rimanere solo? Paura che il tuo amico fosse più maturo e mi potesse avere? Gelosia? Possessività? Malattia mentale. ]

Ho un pensierino per te... Ci vediamo dopo?

[Io percorro novanta km in cinque nano secondi con la mia mente, mi vedo sul tuo lettone, avvolta da questa stanza rossa, le luci soffuse, tu ancora tu, maledettamente tu. E arrivo sotto casa, è tardi, ma salgo in macchina e non importano le voci che mi dicono che sto facendo una cazzata, tu sei tu, ed io sono innamorata di te e questa è la magia del Natale.
Facciamo l'amore, dopo tempo che i nostri rapporti si erano svolti sempre da uno per l'altro e mai all'unisono. Il cuore vibra ed io non ci posso fare nulla.
Quella notte prima di addormentarmi ho letto un paio di poesie, quelle che mi avevi regalato qualche ora prima. E nei miei pensieri c'eri solo tu. Ancora non sapevo quanto male avrei provato.]

Andremo, faremo, vedremo.

[SMeTtilA DiO. Perchè non ti ho detto di smetterla e me ne sono andata via, risparmiandomi tutto quanto, risparmiando il tempo, il cuore, l'amore che ho elergito a gratis, proprio a gratis.]

Puoi fermarti a dormire fuori?

[Come se non avessi mai dormito da te. Ma tu intendevi fuori, fuori via farfarfaraway, lontani da tutto, solo noi. Salgo in macchina e mi lascio alla tua guida sicura, autostrade, io ancora non capisco dove tu mi stia portando, stanotte. Poi vedo le montagne sempre più vicine. A casa tua, in montagna. Mi stai rapendo volontariamente!]

Buongiorno panzerotto ripieno!

[Quattro lunghissimi giorni a vivere insieme, io e te, in montagna, immersi tra libri, neve e tanto amore. Qualche pensiero futuro l'ho fatto, me l'hai permesso di fare dopo tutta quest'intensità di cose. Sarà che io devo essere travolta, devo sentire la passione, sarà che tu dopo un inizio incerto mi hai dato tutte le prerogative per innamorarmi e non smetterlo di farlo mai.]

Scusami...ma io sono strano, non lo faccio apposta a escludermi, a escluderti.

[Io però non posso continuare a toccare il cielo con un dito e sprofondare nell'abisso più nero ogni due per tre. Io non posso sempre capire e non essere mai capita. Sai che periodo difficile sto passando, ben diverso dal tuo, ma sembra non interessarti.]

Accidenti passa in fretta il tempo!

[Già è così. Sono mesi intensi questi, di tutto e di niente, di te, di me, di noi. Ma forse non ti importava poi un granchè di quel noi, ma allora, perchè mi chiedo?
Sprecare tempo, forse, amore, se non ti andava poi così tanto???]

Io non posso starti vicino in questo tuo momento così delicato, ho già i miei di problemi, non posso proprio e forse non voglio neanche.

[Io crollo nella sala d'aspetto mentre con il cuore in mano spero che mia madre esca viva da quella operazione, crollo e piango per tutto. Mi fai schifo e ti amo. Mi fai schifo e sono innamorata di te. Mi fai schifo e.]

Tu sei La DonnA della MiA VitA e so CHE prima o POI mE nE reNDERò cOntO ma ora va BENe rimaNERE così... POter ParLArE.

[E tu sei rimasto ancora dopo anni l'unica persona che io abbia amato e anche se la cosa ti ha sempre stupito, ero innamorata di te.]

Ti lascio libero. Lascio libero il tuo pensiero.

Fly away . . .

2 commenti:

mIsi@Mistriani ha detto...

ora forse,so qualcosa in piu' di te.
perchè tu,riesci a dire,piu' che non dire.

i'm so terribly sorry.

ti capisco,davvero.

vorrei abbracciarti,davvero.stretta,da toglierti il respiro per l'abbraccio,per non farti sentire per un attimo almeno,che il respiro ti manca a tratti già di tuo...e hai tutte le ragioni,per fartelo mancare.allora se e lo tolgo,per qualcosaltro,forse davvero,il pensiero sarà libero.

la verità è che chi vive così,avrà sempre un ricordo troppo forte e troppo vivo,di certe cose.
perchè ha vissuto in modo troppo forte,diverso,da come sceglie o non sceglie di vivere la maggior parte della gente.

la gente spesso sopravvive..
vivere è tutt'un'altra storia.

i know.
[e tu pure.cazzo.]

digito ergo sum ha detto...

il modo migliore di dire le cose è quello di dirle. come? banale, retorico e scontato?

già: ma nessuno di questi aggettivi è il contrario di "vero". vero? ;-)

lasciare libero il pensiero? ma se sono i pensieri che non ci lasciano liberi...

tutti intenti (ed io in primis, eh) a liberarci da ciò che opprime la nostra mente, pochi capaci di liberarsi da ciò che la mente opprime.

non so cosa ho scritto, se lo capisco, mi rifaccio vivo, eh?

dis is rilli a nais post