Tra un onda e l'altra.
Ritrovo un tempo che qualcuno ha provato a portarmi via, troppo sicuro di farcela.
E scopro che sono sempre capace di perdonare per un amore incondizionato.
Per un amore incondizionato sarei sempre capace di perdonare.
Tra un onda e l'altra.
Arriva un vento caldo che mi fa camminare ad un passo da terra.
Arriva un vento caldo che mi porta verso la mia primavera.
Perchè torna sempre. A suo tempo, ma torna.
La primavera.
Le farfalle che sento in questo stomaco e il suo nome stampato ovunque.
Il silenzio che imbarazza, i baci che si desiderano, i sogni fatti abbracciati al cuscino.
Sognare di me e di te, provare a chiedermi se ora sarebbe diverso avessi risposto te.
Tu presente in un tuo mondo che scopro a piccolissimi passi.
Non voglio smettere.
Di sentire questo intruglio d'amore nel mio stomaco.
Non voglio smettere.
Di sentire le farfalle svolazzare e posarsi sul tuo nome.
Che risuona così perfetto in mezzo a questo vento caldo.
E mi faccio tante domande.
Mi faccio tante domande mentre cucini e mi servi qualcosa di buono.
Mi faccio tante domande mentre ti sono lontana e non so sempre cosa fai.
Mi faccio tante domande mentre mi abbracci e mi ami.
Come solo tu sai fare, nel rumore di queste farfalle che prendono il volo e liberano la mia passione.
Mi faccio tante domande e rimangono tutte li.
Rimangono senza risposta perchè il mio piccolo mondo già risponde.
Ogni cosa che vedo o sento o leggo per caso, è un segno.
Del destino.
Tanti punti interrogativi lasciati li non per aspettare una risposta ma per trovare la Conferma.
Io
di te.
Tu
di me.
Chiudimi in un bacio.
E se stanotte mi verrà paura, non farò il passo maledetto.
Non farò quel passo maledetto già fatto.
Non razionalizzerò tutto.
Ho bisogno dei brividi che mi dai e non posso razionalizzare.
Vivere nella paura è come vivere a metà.
Vivir con miedo es como vivir a media.
E mi lascio avvolgere dal tuo profumo.
Che mi inebria.
Il vento, che prendendo la sembianza della tua grande mano, mi accarezza.
Mi lascio cullare.
Primavera bussa alla porta.
Stanotte non mi verrà paura.
Stanotte tutto sarà più chiaro.
E svegliandomi, le farfalle si moltiplicheranno.
In noi.
Di sentire le farfalle svolazzare e posarsi sul tuo nome.
Che risuona così perfetto in mezzo a questo vento caldo.
E mi faccio tante domande.
Mi faccio tante domande mentre cucini e mi servi qualcosa di buono.
Mi faccio tante domande mentre ti sono lontana e non so sempre cosa fai.
Mi faccio tante domande mentre mi abbracci e mi ami.
Come solo tu sai fare, nel rumore di queste farfalle che prendono il volo e liberano la mia passione.
Mi faccio tante domande e rimangono tutte li.
Rimangono senza risposta perchè il mio piccolo mondo già risponde.
Ogni cosa che vedo o sento o leggo per caso, è un segno.
Del destino.
Tanti punti interrogativi lasciati li non per aspettare una risposta ma per trovare la Conferma.
Io
di te.
Tu
di me.
Chiudimi in un bacio.
E se stanotte mi verrà paura, non farò il passo maledetto.
Non farò quel passo maledetto già fatto.
Non razionalizzerò tutto.
Ho bisogno dei brividi che mi dai e non posso razionalizzare.
Vivere nella paura è come vivere a metà.
Vivir con miedo es como vivir a media.
E mi lascio avvolgere dal tuo profumo.
Che mi inebria.
Il vento, che prendendo la sembianza della tua grande mano, mi accarezza.
Mi lascio cullare.
Primavera bussa alla porta.
Stanotte non mi verrà paura.
Stanotte tutto sarà più chiaro.
E svegliandomi, le farfalle si moltiplicheranno.
In noi.
2 commenti:
Ti auguro .... tante farfalle...
;-)
Un abbraccio, a presto!
Accipicchia, che post caldissimo! Bella la figura delle farfalle, leggere e leggiadre, come l'amore...!
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