domenica 24 febbraio 2008

COSA CERCHIAMO?


Pensieri. Pensieri che si rincorrono. Pensieri che si inseguono mordendosi la coda.
Pensieri che cadono dal cielo dal nulla e si insinuano silenziosi nella testa.
Buio intorno a me. Un odore gradevole avvolge la stanza. Il lumino colora lievemente di rosso questa soffitta. Vedo il suo profilo, i suoi occhi chiusi.
Apre gli occhi e sorride, mi sorride. Il sonno ci sta per prendere tra le sue sfere e condurci in un altro mondo.
Allunga le braccia e mi prende il volto con le mani, mi avvicina a lui. Tutto sembra diventare più chiaro. Mi avvicina a lui e mi abbraccia.
Dormiamo vicini cuore a metà tra il volere e il non sapere.
MA TU, COSA CERCHI?
Il silenzio è rotto. Il silenzio è lacerato, stanotte.
Io tra le sue braccia la mia testa sul suo cuore, la mia mano e la sua che si accarezzano con gesti leggeri,morbidi e sinuosi.
La danza delle nostre dita.
NULLA.
Il silenzio viene riempito da una voce tremolante. Spiaziata. Di nuovo da lui. Di nuovo all'improvviso. In certe situazioni si può rispondere solo la prima cosa che la razionalità porta in superficie.
La superficie ruvida e tumultuosa del cuore.
SI CERCA SEMPRE QUALCOSA...
Piega il suo volto, mi da un colpetto con il naso e mi bacia, abbracciandomi con le sue braccia perfette.
Questo buio diventa nostro, carezza dopo carezza, voglia dopo voglia, baci dopo baci che mi rubano l'anima.
Tu sai darmi un pezzetto di cielo ogni volta che i nostri corpi si sfiorano.
Tu hai la capacità di farmi sentire come voglio sentirmi.
Il tuo corpo sa darmi la dolcezza e la violenza che ricerco.
E tutto finisce in quella notte e tutto finisce in quel buio e tutto finisce al fondo delle scale, io nel giaccone e tu in boxer che lasciano vedere gambe perfette.
E tutto ricomincia, un'altra notte, più o meno distante da questa, da quella.
Tutto ritorna e noi siamo sempre noi.
Con appeso al collo un filo invisibile che ci attira uno all'altra, dentro una notte senza stelle.
Ma le stelle io le ho nel cuore, ma le stelle tu le fai scivolare sul mio corpo, coi tuoi baci, con la tua bocca perfetta.
Chiudo gli occhi e scivolo sotto le coperte, i corpi nudi vicini che non si cercano.
Il tuo respiro profondo.
Mi mancava sentire il respiro profondo di chi dorme dopo aver amato.
Il mio profilo sulla sua spalla liscia.
Silenzio. Stiamo dormendo un sonno meritato.
Poi ti giri verso me, mi cerchi, mi sfiori, mi abbracci.
Corpi nudi che ancora pieni di passionalità si abbracciano e stanno così, immobili, bocche che vogliono i nostri baci e li cercano.
Mani che non ne hanno ancora abbastanza e risvegliano ogni centimetro di noi stessi.
Per poi amarci, per poi rendersi conto che ogni volta è sempre meglio, per ripetersi quella domanda in testa e sentirsi al posto giusto con la persona giusta.
Silenzio. Riposiamo con il cuore che batte troppo veloce, con i capelli sul cuscino sparsi qua e la, con le lenzuola arrotolate al fondo del letto e il piumone che ci copre, proteggendoci.
Salgo in macchina dopo averti salutato, dopo aver visto il tuo corpo nudo e perfetto mettersi qualcosa per andare verso la porta, dopo averti salutato come se avessimo visto un lunghissimo film.
Salgo in macchina e piango silenziosa, piango lacrime di gioia, lacrime che si chiedono perché
ancora tu, l'unico dopo sei mesi, lacrime che vorrebbero farmi salire e accettare la proposta di fermarmi li, a dormire con te.
Ma ho sbagliato troppe volte e metto in moto e parto.
Torino e le luci che mi svegliano, il finestrino giù e l'aria fredda che entra e mi fa sentire viva.
Scivolo sotto le lenzuola e cerco il sonno pensandoti e ascoltando un po' di musica.
Scivolo sotto le lenzuola e cerco un sonno che mi possa dare risposte alla tua domanda.
COSA STIAMO CERCANDO?


1 commento:

AndreA ha detto...

Cerchiamo di sentirci "Uno" con l'altro, anche stando lontani!

Buona serata! :-)