mercoledì 24 ottobre 2007

SPROLOQUIO.

Ok ok.
Potrei capire il perchè.
Di questa specie d'ansia.
Però dannazione, tutto riporta a due malefici anni fa.
No, dico, non l'anno scorso, dove ho vissuto per bene un presente bizzarro.
No.
Due anni fa.
Giuro che se il sette Novembre compare la nebbia, io prendo la macchina e vado sotto ad un palazzo. E chiamo. E voglio una risposta.
Solo se ci sarà la nebbia.
E nonostante il diluvio di oggi, adesso, tra le nuvole, compare lei.
La mia Luna.
Quasi piena.
Capisco la mia ansia. Io sento il suo influsso.
Pazza? Strega? Folle?
Non lo so. So solo che con la Luna piena dentro si smuove tutto.
E poi.
Non sposto lo sguardo un po' più in là?
Dico io, con tutta sta pioggia proprio a quest'ora si rasserena?
Vedo. Vedo Superga.
Alta, imponente, magnifica.
E rivai indietro di due anni.
Scrollo la testa come se così riuscissi a buttare fuori tutti questi pensieri in surplus.
Ma se facessi un paio di collegamenti, potrei arrivare ad una "soluzione" di questo tuffo.
All'indietro.
Carpiato.
Intrecciato.
Ingarbugliato.
C'è qualcuno, adesso, che senza una reale somiglianza, mi ha portato a quel passato.
Forse la stranezza.
Forse le cose dette.
Forse il modo di stare sotto le coperte, la prima volta.
Fossette. Adorate fossette.
Fatto sta che dopo la pioggia torna sempre il sereno.
Ora.
Non so dire se un sereno prolungato o un finto sereno.
Ma che importanza ha.
Stare bene, è quel che conta.
Come, dove e con chi non importa.
Tutto è un passaggio verso un'unica meta.

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