lunedì 10 settembre 2007

BASTA UN SORRISO PER RIEMPIRE IL CUORE (voi cosa ne dite?)

Non me la sento ancora di credere che nel mondo c'è quell' 1.
Quell'unica persona che ha la magia di riempirci l'anima e renderci sazi all'istante.
Non mi va proprio adesso, di credere che fuori c'è qualcuno che sta aspettando qualcun altro
e nell'attesa distribuisce sorrisi e abbracci sperando, ogni volta, che sia quello giusto.
Mi viene difficile adesso pensare di affidare il cuore nella mani di una persona
la quale potrebbe, dal giorno alla notte, sbarazzarsene in modo silenzioso ma sanguinante.
Qualcuno crede che dipingendo in rosso una cifra approssimativa di quanti siamo nel mondo
possa suscitargli chissà quali strane sensazioni, chissà quali ideali di umanità.
Un'umanità che chiude gli occhi, che li lascia chiusi e serrati di fronte a circa la metà di quella cifra,
quei numeri che indicano persone che muoiono di fame, di sete,
che NON HANNO NEANCHE PIù LACRIME PER PIANGERE.
Io oggi non ho proprio voglia di far finta di credere nell'amore. No.
Credo nel bene che ognuno di noi, nel nostro piccolo può fare: un sorriso,
un "grazie e buon lavoro" mentre ritiriamo il resto, un "ciao!" detto a qualcuno che non conosciamo
solo per dire ciao, per rendere partecipi a questa vita, per vedere comparire un sorriso colmo di sorpresa.
Sorpresa.
Sorprendersi, ancora, in questo nostro tempo, sembra raro e bizzarro,
ma c'è qualcuno, si, c'è ancora qualcuno che non smette di farlo, di ti coglie impreparato e
ti stupisce. E ti trovi a sorridere per piccoli gesti pressoché scontati ma dimenticati.
Da quasi tutti.
Una semplice domanda, se fatta in un posto inusuale in un momento in cui tutto può capitare
tranne che qualcuno ti ponga quel punto interrogativo, prende sembianze magiche,
di un'intensità che ti riempie il cuore.
"SEI FELICE?".
Me l'hanno chiesto in poche persone, forse un paio, sempre dopo discorsi che portavano a quella domanda.
Ma quella notte mi è stata fatta all'improvviso, mentre le sue mani tenevano il mio volto e la musica era tutt'attorno.
"SI!" ho gridato guardando gli occhi davanti ai miei, "SI, ORA SONO FELICE!" ed ho abbassato la testa.
La mia sincerità in quel momento e gli occhi di quella persona conosciuta da poco tempo, mi hanno
lasciata immobile e abbassando la testa come per sfuggire mi sono ritrovata rapita in un bacio.
Silenzioso bacio
colmo di quella felicità che si perde in un battito d'ali ma si ritrova in un battito di ciglia.
E tutto allora è chiaro a quei perché tenuti per troppo tempo serrati:
bisogna trovare il coraggio di stare bene, di volere bene. E fermarsi quando il cuore sente Amore.
Non me la sento, no, non me la sento proprio di far entrare Amore affinché possa insinuarsi
in qualche pensiero o iniettarsi nelle mie vene. Per poi risentire un gusto amaro appena se ne va.
Voglio cominciare a fare quei piccoli gesti che hanno la forza dell'oceano
e che possono davvero cambiare le cose, se fatti da più persone possibili.
Voglio davvero sentirmi viva facendo un po' di bene, tutti i giorni, che sia aiutando un amico, o una signora anziana al mercato, al lasciare un sorriso in panetteria o al salutare un passante per strada.
Sentendo, dentro, quella forza e quel bene che poche volte ci è dato sentire, dalla vita.

LA VITA è SORPRENDENTE!

[Tutto questo, e non so perché mi è scaturito da questo sito. Sono rimasta impressionata, il sangue ha smesso un istante di circolare, mani fredde e occhi bloccati. http://www.riflessioni.it/semplici_curiosi/popolazione.htm ]








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