venerdì 15 giugno 2007

INTROSPETTIVA

Continua a piovere, oramai credo di aver perso il conto, sia dei giorni sia delle volte che in un singolo giorno smette e ricomincia.
Tuoni, fulmini, lampi. Proprio come se fossimo in balia delle onde. Chissà di quale oceano.
Invece, mi tocca correre da una parte all'altra della casa e barricarmi dentro.
Per poi intravedere dopo una mezz'oretta un raggio di sole che filtra dalle fessure delle tapparelle.
C'è sempre un raggio di sole.
Inizio davvero a interiorizzare certe cose, certi modi di affrontare le situazioni, inizio davvero a lasciare indietro bei momenti passati, chiuderli nella scatola dei ricordi senza tremori, solo sentendo che si sto facendo la cosa giusta.
E questa volta me la sono costruita per bene la barricata intorno, perchè non mi riesco a lasciare andare, perchè la ruota ha ripreso a girare, veloce, sorprendendomi, ma non coinvolgendomi.
Tutto mi scivola addosso, come se la mia pelle fosse ricoperta di un sottile strato d'olio.
Tutto, per quanto sia stato atteso, aspettato, tutto mi pare troppo esagerato, troppo veloce, troppo.
Può essere che la mia capacità di auto-convinzione abbia fatto effetto, ma non credo neanche più di tanto.
Perchè mi ritrovo con le mani aperte piene di occasioni, di istantanea e perchè no duratura felicità e non faccio nulla; non faccio un passo avanti, non faccio capire che non è il momento, non dico in faccia che non ho voglia di mettermi in gioco in qualcosa che può essere troppo grande e violento.
Sto così in pace con me stessa, con le persone che mi accompagnano in qualche serata e sorridiamo, ci divertiamo, senza dover dare tante spiegazioni, senza doversi organizzare per vedere chi in un posto x a tale ora.
"Continuate a meditare." Io aggiungerei, "CHE è MEGLIO!".
Perchè non voglio proprio ripercorrere tutto, perchè finalmente ora sono liberà dai fantasmi. Sono libera da quel nascondermi nell'impossibile al posto che affrontare il reale.
Perchè se davvero tornasse, non saprei che farmene. Ora non mi serve.
Nessuno e nulla.
Medito. Medito.
Medito dentro me. Non costruisco nulla, non farò intendere nulla.
Alla fine in questa strada ci sono capitata per caso ed ora che so viverci abbastanza bene, non voglio privarmene.
Del mio spazio, della mia libertà, dei miei amici.
B a d g i r l s . . .
E le chiamano stronze. E li chiamano bastardi.
Un binomio inscindibile.
Io intanto continuo a trovare la serenità tra i girasoli che stanno per nascere e il sole che sta per penetrare tra i nuvoloni neri.

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