mercoledì 20 giugno 2007

COSì

Mio padre guida per stradine piccole e dissestate, sta raggiungendo un amico per mettersi d'accordo su un paio di cose.
Io ho la testa altrove. Penso che c'è sempre qualcosa che mi riporta a questa dannata cittadina ai piedi di Superga.
Tra tutte le case, sbuca lei, e si apre un buco nello stomaco.
La Torre di Moncanino, li, alta che si allunga verso il cielo azzurro.
Pensieri veloci tornano indietro, alla notte in cui di nascosto mi hanno portata a vederla.
E mi ero spaventata perchè mi sembrava lugubre, minacciosa mentre
ieri mi sembrava così bella, pura, li ad osservarmi.
Li a darmi l'opportunità di dire addio e andare oltre quelle stradine.
Antonelli ha fatto due cose: ed entrambe sanno parlarmi,
entrambe hanno un potere nei miei confronti che è inspiegabile.
Entrambe si allungano verso il cielo e guardano Torino dall'alto.


2 commenti:

Fede ha detto...

Ciao, anche io oggi sono andato in bici per le colline attorno San Mauro perchè volevo vedere da vicino la torre. Sono stato impressionato, è sicuramente un luogo affascinante e misterioso. Ambientazione degna di Dylan Dog. Studio architettura e devo ammettere che un edificio dalle fattezze gotiche ma fatto nell'ottocento sembra davvero un grande mistero.

Fede ha detto...

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