sabato 7 aprile 2012

AD OCCHI CHIUSI.

Come una bambina, chiudo gli occhi e comincio a sognare.
La casa delle bambole diventa di mattoni, il tetto è fatto di tegole.
Nel giardino, un bel giardino curato, due cani si rincorrono abbaiando felici.
La porta d'ingresso padroneggia.
Si entra in un bell'ingresso, poi salone, cucina, dispensa, bagno.
Si sale e si scende.
Salgo e trovo al primo piano tre camere da letto e un bagno, salgo ancora e trovo due camere da letto e un bagno mansardati. Quelle saranno le camere dei miei figli.
Si scende e trovo una bella taverna per accogliere gli amici, una lavanderia e il box.
Tutto avvolto da un velo di magia, da una fantasia fanciullesca che nel tempo rimane solo alla fine, alla fine di tutti i pensieri, di tutte le cose da fare, di tutti i problemi da risolvere, di tutte le difficoltà e le avversità che incombano sulla strada.
Come una bambina, chiudo gli occhi e mi faccio abbracciare da questo sogno che lentamente inizia a cullarmi.
Mi lascio pervadere da una sensazione di t ranquillità nel pensarmi in quella casa, con la mia famiglia.
Lentamente mi addormento in un sonno che mi farà vivere la mia relatà parallela.
Ed al risveglio, un po' di malinconia.
Ma quasi quasi continuo a stare ad occhi chiusi.

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