domenica 11 aprile 2010

SCRIVO

Sono cambiata più nell'ultimo anno che in tutti i miei quasi 25 anni.
Spaccacuore.
Qualcuno dice che a volte le soluzioni sono tre: accettare, sopportare o andarsene.
Io credo che la soluzione sia solo una.
Provare a mettersi nei panni dell'altro, forse provare a capire cosa si prova veramente prima di correre correre a perdifiato e poi perdersi nella banalità della quotidianità.
Non è facile e tantomeno credevo che lo fosse stato, ma a volte è difficile sentire di remare da soli, a volte è difficile capire come mai una persona cammina verso l'altra più dell'altra.
E la distanza aumenta le paure recondite, quelle mai uscite perchè è una cosa diversa, questa, un sentimento che non si provava da molto tempo e tutto diventa più grande, una risposta con un tono un po' diverso dal solito, una buonanotte messa li senza un briciolo di voglia, di passione, di desiderio, sentirsi meno desiderata, meno voluta.
Noi donne per natura siamo le più paranoiche, quelle che si fanno più pensieri, più castelli, si fanno più tutto, ma a volte, proviamo a soffocarle perchè ci rendiamo conto di quanto siamo banali, poi basta un vostro non gesto, una vostra non attenzione, un vostro stupido orgoglio e via.
Un fiume in piena.
E cresce quello strano sentimento di gioia, malinconia, tristezza, paranoia, felicità, angoscia che commuove, commuove così tanto da piangere sotto la doccia bollente e chiedersi dove si sta sbagliando, se si sta sbagliando, se anche l'altra persona sente il cuore battere forte come senti il tuo.
Quando non sto bene faccio di solito delle cose.
Chi mi conosce, appena vede che inizio "un'azione" sa già.
Scrivo, divento silenziosa, mi taglio i capelli, compro le cose più inutili, leggo e sottolineo le frasi che mi ammazzano, mi prende un ansia che mi fa venire il batticuore e ho gli occhi sempre lucidi e soprattutto alla domanda "come stai?" rispondo sempre "tutto bene!".
Poi con la forza che teniamo sempre ben nascosta, buttiamo via tutti i pensieri e ricominciamo, proviamo a fare gli uomini, proviamo a vivercela easy nonostante voi uomini ce la mettiate tutta per farceli ritornare- quei pensieri.
E si gira pagina.
Si gira pagina perchè si ama e la distanza non può soffocare un sentimento.
Si gira pagina perchè magari con il tempo ognuno capisce i punti deboli dell'altro e cerca di limitarli.
Si gira pagina di un libro che si sta scrivendo. A volte a due a volte a quattro mani.

L'importante è scriverlo insieme.

4 commenti:

prendimi l'anima ha detto...

è vero...bisogna provare a mettersi nei panni degli altri...e non è sempre facile..

Unknown ha detto...

sono passata per un salutino. bellissimo e verissimo il tuo scritto, mi ci ritrovo in pieno, in tutto e per tutto...siamo donne. un abbraccio

morgana ha detto...

quanto è vero che siamo donne...mentre leggevo pensavo di averlo scritto io...

Irene ha detto...

Grazie ragazze... È bellissimo sapere che un'altra persona riesca a ritrovarsi in quello che scrivo!