Rendersi conto che il mondo gira, il tempo passa, le cose cambiano, gli alberi perdono le foglie, la gente ti ricorda piccola o non ti ricorda affatto.
Chiedersi se sono loro troppo avanti o tu troppo indietro, frenata da chissà quali timori, da chissà quali scheletri dentro un anonimo armadio.
Rendersi conto di essere su un treno ma di stare nascoste per non farsi trovare, per non timbrare il biglietto come se così facendo il tutto si dilatasse all'infinito.
Prendere quell'anonimo armadio e chiudersi dentro, che forse forse nel buio dei proprio pensieri uno lampo di luce schiarisce le idee.
Porsi tante domande, cercare di capire le priorità, se poi sono priorità mia o della società, cercare domande nei segni, nelle fotografie, nella gente che passa e lascia una scia di un buon profumo, nelle pance rigonfie strette da magliette attillate.
Rendersi conto che forse è arrivato il tempo.
venerdì 24 agosto 2012
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