Chissà come mai scrivo sempre.
Quando sono in questa casa.
Da sola.
In compagnia di un sottofondo scelto non a caso.
Una serie di canzoni che mi ha accompagnato in un periodo così intenso e colmo che mi stupisco che non sia mai esploso.
O forse è esploso ed è per quello che mi sono sentita smarrita.
Quando sono in questa casa.
Da sola.
In compagnia di un sottofondo scelto non a caso.
Una serie di canzoni che mi ha accompagnato in un periodo così intenso e colmo che mi stupisco che non sia mai esploso.
Quante cose ho lasciato per strada, quante cose ho trovato.
Io ho passato molti anni legata al passato ed è stato doloroso capire che era la cosa peggiore che potevo fare.
Sperare che le persone
TORNASSERO,
NON CAMBIASSERO,
RIMANESSERO NELLA MIA VITA esattamente COME PRIMA,
in una PRESENZA costante di cui non potevo,
NON POTEVO
fare a meno.
Combattevo con il presente PER DARE SPAZIO AL MIO PASSATO e il mio passato che a volte tornava che a volte non cambiava che a volte rimaneva mi risucchiava in un vortice che alla fine, INCONSAPEVOLE, mi faceva perdere la bellezza del presente, mi faceva perdere le cose a cui tenevo di più e che avevo li in quel momento per me da toccare con mano.
NON CAMBIASSERO,
RIMANESSERO NELLA MIA VITA esattamente COME PRIMA,
in una PRESENZA costante di cui non potevo,
NON POTEVO
fare a meno.
Era un modo di non cambiare il mio, era un modo di pensare che se le cose rimanevano invariate io rimanevo la stessa Irene.
Ma dentro ogni giorno morivo un poco credendo che in quegli scheletri potevo trovare serenità tramite una canzone, un ricordo, una mail, qualche messaggio.
Chissà come mai la gente ha così paura di accettare i cambiamenti, di accettare il presente mettendo da parte il passato.
Ho combattuto e ne sono uscita vittoriosa.
Senza rimpianti ne pentimenti.
Ricordo sorridendo chi è entrato nel mio cuore.
Alcuni sono usciti alcuni li ho fatti uscire altri sono in sospeso.
Ma nessuno intralcia con il mio presente.
Nessuno ha un sentimento così intenso da non poterne fare a meno.
Se non si può farne a meno allora, siamo intrappolati nel passato.
Sono qui, che ascoltando a ripetizione Hallelujah, lascio scivolare pensieri contorti, poco pensati prima di metterli nero su bianco, lascio parlare una parte di me che viene fuori solo nelle mie parentesi.
C'è qualcosa di grande la fuori che mi aspetta.
E non abbasserò più la testa.
Ne per me ne per nessun altro.
C'è qualcosa di grande la fuori.
Esco e vado a cercarla, seguendo una piccola stella senza cielo.